Itinerario di 4 giorni per un viaggio On The Road in famiglia
Se non hai mai pensato di visitare il Montenegro, in questo articolo ti regalo alcune ottime ragioni per organizzare un breve itinerario di viaggio in famiglia in questo piccolo paese dei Balcani, un tempo unito politicamente alla Serbia ma divenuto completamente indipendente nel 2006.
Noi lo abbiamo visitato l’estate scorsa quando, avendo deciso di raggiungere l’Albania via terra, ci è sembrato doveroso scoprirne almeno una parte, senza relegarlo a un banale stop tecnico.


Abbiamo trascorso qui 3 notti e 4 giorni, escludendo volutamente una visita alla capitale Podgorica, che è raggiungibile facilmente, in poco tempo e a basso costo dall’Italia con volo diretto, preferendo invece concentrarci su luoghi esplorabili unicamente in auto.
La nostra breve esperienza ci ha fatto apprezzare il Montenegro soprattutto nella sua parte più interna, essendo la costa letteralmente presa d’assalto dal turismo locale e internazionale e per questo molto poco vivibile, almeno per i nostri standard vacanzieri.
COME ORGANIZZARE IL VIAGGIO
Arrivando dalla Croazia ed essendo in transito verso l’Albania abbiamo così suddiviso i pernottamenti:
- prima notte: Kotor,
- seconda notte: Skadar Lake
- terza notte: Ucinj
GIORNO 1 : Bocche di Cattaro
Spendere un’intera giornata per visitare la zona della Baia di Kotor (o Bocche di Cattaro in italiano) è doveroso durante un viaggio in Montenegro.
Prenditi tutto il tempo necessario per visitare la baia: già il tragitto in auto richiede necessariamente lentezza, essendoci un’unica strada ad una sola corsia di percorrenza per senso di marcia. Inoltre se si arriva dalla Croazia bisogna considerare un minimo di lungaggini per le tempistiche doganali.
Una buona soluzione può essere quella di pernottare nei dintorni di Kotor così da circumnavigare la baia e visitare i principali paesini che la incorniciano, da Herceg Novi a Kotor, passando per Parest.
- Herceg Novi, la prima cittadina che si incontra provenendo dal confine croato, ha una città vecchia deliziosa, un po’ impegnativa da visitare sotto il sole estivo ma davvero caratteristica, con un centro interamente pedonale e un continuo susseguirsi di piazzette, chiese, botteghe, fino ad arrivare al Forte Mare.


- Perest sembra una minuscola Venezia, imperdibile durante la golden hour, la delicata luce dorata delle ore del tramonto che fa risplendere i suoi palazzi e incornicia le due piccole isolette proprio di fronte al piccolo abitato.

- Kotor, per quanto turistica, si presenta come un piccolo quadretto proprio alla fine della baia, con il fascino di un’antica città fortificata che ha subito molteplici invasioni godendo delle influenze turche e veneziane. Noi abbiamo scelto di pernottare vicino a Kotor, alle Bocche di Cattaro Apartments per poter godere di tutta la giornata intorno alla baia.


GIORNO 2
Una tappa imperdibile a pochi chilometri dalla Baia di Kotor è il Parco Nazionale del Monte Lovćen, a cui si arriva percorrendo una bellissima strada panoramica con viste davvero mozzafiato sull’intera baia.

Nel parco nazionale si erge l’omonimo monte, la montagna nera che sovrasta Kotor e che con i suoi 1749 m è la “Montagna Nera” cui il Montenegro deve il suo nome (in montenegrino infatti Crna=nero, Gora=monte).
La grande attrattiva del parco è il Mausoleo di Njegos, che oltre ad essere un luogo mistico di pellegrinaggio dove sono sepolte le spoglie dell’eroe nazionale Petar II Petrovic Njegos, regala un panorama veramente incredibile a 360 gradi, che spazia dalla Croazia all’Albania.
Dopo aver trascorso la mattina tra le vette più alte del Montenegro siamo scesi a valle per raggiungere lo Skadar Lake, il più grande lago dei Balcani condiviso da Montenegro e Albania.
Prima di raggiungere Virpazar, dove abbiamo pernottato e da dove siamo partiti in barca alla scoperta del lago e del suo ecosistema, ci siamo fermati a Rijeka Crnojevića, un minuscolo paesino lungo il fiume dove il tempo sembra essersi fermato.
Il Lago di Scutari viene spesso visitato dal lato albanese, ma noi abbiamo adorato la nostra esperienza dal lato montenegrino. Un’ottima idea è quella di pernottare nelle sue vicinanze, per godersi il lago sia di giorno che di sera. Noi abbiamo scelto Orahovo Cottages, una sistemazione favolosa a pochi km dal lago completamente immersa nella natura.

GIORNO 3
Ripartendo da Virpazar abbiamo pensato di risalire la costa per visitare Budva, la località più visitata del Montenegro, ma il grande traffico, la mancanza di parcheggi e l’afflusso di turisti davvero incontrollato purtroppo ci ha impedito di visitare la città vecchia, con gran dispiacere visto che viene definita la piccola Dubrovnik.
In compenso la città nuova è un ammasso di casermoni così come un po’ tutta la costa montenegrina di recente costruzione, decisamente niente di speciale. Col senno di poi mi sarei addentrata più verso l’interno del paese alla scoperta di altre bellezze naturali.
Venendo dagli scenari mozzafiato della Dalmazia sinceramente il Montenegro nella sua porzione costiera non ci ha impressionato molto, ad eccezione di una visione celestiale.
Poco più a sud di Budva si stacca dalla terraferma Sven Stefani, un’antica realtà che sembra essersi conservata resistendo alla moderna e prorompente cementificazione. Un minuscolo isolotto con le casette dai tetti color mattone che contrastano con il blu del mare e il verde della vegetazione che lo incornicia, collegato artificialmente alla costa da un sottilissimo istmo di terra che separa le sue due spiagge esclusive.

Prima di raggiungere la tappa del nostro ultimo pernottamento montenegrino abbiamo trascorso il pomeriggio al mare a Čanj, una località frequentata soprattutto da local con mare bello e limpido e quasi nessuna orribile costruzione alle spalle!
Il costo della giornata in spiaggia è ben al di sotto degli standard italiani (10 euro per un ombrellone e due lettini, 3 euro per il parcheggio custodito fronte mare per tutta la giornata).
Attenzione: qui le spiagge sono di ciottoli, quindi lascia perdere paletta e secchiello ma ricordati le scarpette da scoglio!
GIORNO 4
Per salutare il Montenegro ci siamo dedicati alla vita da spiaggia a Ulcinj (Dulcigno in italiano), l’ultima località montenegrina prima di sconfinare in territorio albanese.
A Ulcinij si respira tantissimo l’aria di confine: la maggior parte delle persone qui si definisce albanese residente in Montenegro
La fisionomia della spiaggia cambia radicalmente rispetto alle località più a nord, divenendo molto simile alla nostra riviera adriatica, con sabbia fine e fondali bassi, ma con prezzi decisamente più abbordabili rispetto a quelli nostrani: per un ombrellone e due lettini in prima fila abbiamo speso solo 12 euro!
Il mare è calmo soprattutto nelle prime ore della giornata, mentre nel pomeriggio si alza il vento e la località viene presa d’assalto dai kyte surfer!

INFO PRATICHE PER VIAGGIARE IN MONTENEGRO:
PAGAMENTI
Il Montenegro, pur non facendo parte dell’Unione Europea, ha adottato unilateralmente l’euro, pertanto pur non avendo una zecca di stato questa è l’unica moneta con cui potrai pagare.
Ti consiglio di tenere un po’ di contanti perché non sempre è possibile pagare con carta, come del resto spesso avviene nei Balcani.
GUIDARE IN MONTENEGRO CON LA PROPRIA AUTO
Le strade in Montenegro sono quasi sempre gratuite, abbiamo pagato solo un piccolo pedaggio (circa 2 euro) nella tratta tra lo Skadar Lake e la costa.
Il carburante ha un costo leggermente inferiore rispetto a quello italiano, e come sempre si paga in euro. In questo caso non abbiamo avuto problemi a effettuare transazioni con la carta.
Se raggiungi il Montenegro con la tua auto ricorda di controllare che sulla tua carta verde non sia barrata la casella relativa a questo paese (contrassegnato dalla sigla MNE o SCG per le carte verdi meno recenti). In alternativa, se la tua assicurazione non copre in questo paese potrai stipulare dopo la frontiera un’assicurazione temporanea valida per tutta la durata del tuo viaggio, analogamente a come avviene in Albania
Ricorda inoltre che se arrivi con un’auto non tua sarà necessario avere la delega a condurre firmata dal proprietario e autenticata da un notaio, meglio se in lingua inglese.
Per tutte le informazioni più tecniche ti rimando al sito ufficiale del paese o a quello dell’ACI.
Una toccata e fuga quella in Montenegro, prima dell’On The Road alla scoperta dell’Albania, che però mi ha lasciato la voglia di tornare in questo paese per scoprire le sue zone più interne, tra mausolei incastonati nelle montagne e parchi nazionali!
Enjoy your Road Trip to Montenegro!